La checklist per una corretta postura ergonomica

Secondo la ricerca “Salute in ufficio” presentata dal Ministero della Salute Italiano (Loudhouse, Gennaio 2018) circa l’80% delle persone che lavorano in ufficio soffre di dolori causati da una postura inadeguata.


I disturbi si manifestano per lo più nella zona lombare (6 persone su 10), cervicale (5 su 10), braccia o polsi (3 su 10).
La ricerca stima un costo annuo di 3,36 Miliardi di € a carico della comunità e delle aziende per assenze legate a disturbi posturali.

Il lavoro in ufficio presenta dei rischi: in particolare mantenendo per ore una postura scorretta si creano involontariamente tensioni muscolari che degenerano, alla lunga, nei disturbi sopra evidenziati.
Infatti la ricerca rivela che il 90% degli intervistati si siede mantenendo una posizione ricurva della schiena, mentre addirittura l’85% tiene spesso le gambe accavallate.

L’ergonomia ci viene anche in questo caso in aiuto offrendo una serie di raccomandazioni sulla postura di seduta corretta.
Come già detto nei precedenti post, è l’ergonomia infatti la scienza che studia, partendo dall’analisi dell’interazione uomo/ambiente, le soluzioni ottimali per svolgere un determinato compito, in questo caso lavorare in ufficio, seduti di fronte ad un video terminale.

Vediamo allora di riassumere queste raccomandazioni offerte dall’ergonomia in una

Checklist per la postura ottimale

1. Schiena

La schiena ed in particolare la zona lombare deve aderire bene allo schienale ed esserne ben supportata.

2. Ginocchia

Formano un angolo di 90° tra cosce e gambe.

Inoltre tra gambe e bordo anteriore del sedile ci deve essere uno spazio di circa 5cm.

3. Testa e collo

Devono essere dritti ed in asse con le spalle.

4. Spalle

Devono essere rilassate, in posizione neutrale (né sollevate, né abbassate)

5. Gomiti

Formano un angolo di 90° tra braccio e avambraccio.

6. Distanza del monitor

Allungando il braccio si dovrebbe arrivare grosso modo a sfiorare il monitor con il palmo della mano

7. Altezza del monitor

Il bordo superiore del monitor deve essere circa all’altezza degli occhi

8. Piedi

Entrambe le piante sono ben appoggiate al pavimento

9. Caviglie

Formano un angolo di 90° tra polpacci e piedi

Finiamo la checklist con un decimo punto:

10. Pausa

Quando puoi fai una pausa

Trucchi per migliorare la postura ergonomica

Ora desideriamo anche passarvi alcuni suggerimenti/trucchetti, punto per punto rispetto dellla checkist.

1. L’ausilio di un appoggio lombare regolato sulla tua schiena è fondamentale. Ne esistono vari tipi e modelli, da più semplici a più qualificati (vedi il post Il supporto lombare della sedia da ufficio). Almeno un supporto lombare regolabile in altezza è NECESSARIO per una sedia da ufficio con utilizzo 8 ore al giorno.

2. Un sedile regolabile in altezza è fondamentale e necessario.

La regolazione in profondità del sedile è a volte necessaria, soprattutto nel caso lo spazio tra sedile e il tuo polpaccio sia inesistente o troppo elevato.

4 e 5. Un buon bracciolo può fare la differenza. Anche in questo caso ne esistono vari modelli, da più semplici a più evoluti (vedi a questo proposito il post Braccioli per sedie da ufficio)

6 e 7. Un supporto monitor regolabile in altezza consente questa regolazione.

In alternativa si può ricorrere a mettere degli spessori (ad esempio delle risme di carta) sotto il monitor per sollevarlo fino all’altezza desiderata.

Piccola parentesi per chi lavora con il laptop: se proprio non è possibile avere un monitor supplementare almeno potresti procurati un supporto per laptop oppure una tastiera esterna da mettere sul piano della scrivania (usando di fatto il laptop come monitor, in posizione ottimale).

8 e 9. La regolazione del sedile in altezza è anche in questo caso necessaria.

L’ottimo sarebbe disporre addirittura di una scrivania regolabile in altezza che consente di ottenere una posizione ancora più adeguata.

Tra l’altro la scrivania regolabile in altezza permette di poter lavorare in piedi per qualche periodo durante la giornata.

L’alternanza tra questa posizione di lavoro (in piedi) e la posizione seduta (sit-stand workstation) è infatti la nuova frontiera dell’ergonomia.

10. Una seduta dinamica consente di evitare indolenzimenti legati alla posizione statica. Quindi ad esempio un buon meccanismo sincronizzato consente di dondoare all’occorrenza sulla sedia per attivare la muscolatura ed evitare intorpidimenti (come avevamo evidenziato nel nostro post Meccanismi per sedie da ufficio).

Esistono poi altri accessori che consentono di ottenere altri micro movimenti del bacino, come ad esempio il forward tilt o il sit balance.

In ogni caso una pausa ogni 60/90 minuti è auspicabile. Bastano anche pochi secondi per riattivare la muscolatura… e per tornare a sedersi poi sempre nella posizione ottimale!

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